La storia di un ragazzo che, alla vigilia della battaglia di
Vittorio Veneto, realizza di combattere per una patria
che non ha mai conosciuto, che non ha mai visitato, di
cui non conosce nulla.
Un giovane soldato che in un dialogo surreale con un
crocifisso in cima ad una vetta, decide di inventarsi il
paese per cui morire, di disegnarlo nella propria testa
e di raccontarlo con la fantasia della disperazione.
Uno spettacolo che alterna momenti intimi e raccolti ad
episodi di grande comicità, ricalcando lo stile dello
“Stand uo comedian” anglosassone.
Uno spettacolo che lancia un sussurro d’amore verso
l’Italia, ed un grido di dolore contro il massacro della
guerra.